lunedì 14 gennaio 2013

Sogno

Sono le quattro del mattino e gli occhi si aprono sul soffitto.
Ho fatto un sogno.
Lo ricordo talmente bene e dettagliato che mi sembra uno spreco non scriverlo e poi ho la sensazione che mi voglia dire qualcosa di importante,, mi alzo dopo averlo raccontato a me stesso per diverse volte, e vengo a raccontarvelo.
Mentre lo ricordavo ho ricostruito due pezzi antecedenti al sogno principale che mi ha svegliato, per cui inizierò da questi.

Sono a casa, a Carrara, nel pianerottolo al piano terra del palazzo dove vivono i miei genitori, sono solo.
Dal terrazzo del primo piano qualcuno ha fatto scendere una sorta di tenda bianca, non saprei specificarne l'utilitá. Nel complesso tutta questa parte iniziale del sogno ha un solore chiaro dal bianco al grigio non sò definire se sia notte o giorno, c'é luce ma potrebbe anche essere una luce forte tipica della luna molto splendente in alcune notti.
Devo mettermi a dormire, questo é il mio scopo, ma sotto questo strano tendaggio ho solo una panchina da giardino in cemento bianco, avete presente quelle panchine un pò decorative che spesso si mettono anche per reggere grandi vasi di fiori dei giardini? Le si usano anche allineate per creare delle aiuole, comunque ho una di queste e un materasso sempre bianco, un materasso classico, fatto a mano forse, mi ricorda quelli che faceva mia nonna, e stò cercando di metterlo sulla panchina ma ovviamente la panchina é decisamente più piccola rispetto al materasso e risulta difficile poi dormirci sopra.
In tutto questo percepisco la presenza di mio padre, non é lì fisicamente ho come il ricordo di qualcosa che mi ha detto.
Sposto la tenda dopo aver tentato invano di dormire su quel giaciglio scomodo e mi metto a guardare un palazzo davanti a me.
Sono solo ma parlo come se ci fosse qualcuno o forse qualcuno c'é ma non lo vedo, non ricordo quel che dico.
Ora é sicuramente giorno, inizia la seconda parte dell'intro del sogno.
Continuo ad osservare questo palazzo, sò che per una qualche ragione lí ci sono delle persone che conosco, nello specifico delle amiche di mia sorella, la Sabry e la Betty e quindi ovviamente anche mia sorella, mio cognato, mio nipote e mia nipote.
Ad un certo punto forse con un binocolo che non sapevo dimavere focalizzo in un veloce zoom un bambino/ragazzino in mezzo ad altre persone, non lo conosco e non fá cose particolari stá fermo e guarda il panorama.
Inizio ad avere la sensazione di dover andare in quel palazzo.
Inizia il sogno vero, approdo su una barca/nave (che fondamentalmente é il palazzo che vedevo prima) la prima cosa che noto sono due pescatori su delle pagode che lanciano la loro lenza in acqua, la cosa assurda é che siamo sul bordo di un burrone da questo enorme burrone esce la nebbiolina tipica delle cascate non si vede altro non c'é un'orrizzonte, un panorama o altro, solo nebbia burrone, stop.
Stò cercando qualcuno che conosco, facce conosciute ma non vedo nessuno, al posto della piscina, su questa nave di tre piani c'é una specie di riscello con tanto di sassi arrotondati, per andare al piano superiore devo attraversare il ruscello.
Mi ritrovo davanti ad una porta a vetri e dentro vedo Vic di radio DJ con le cuffie e una maglia verde che stá facendo credo il suo lavoro, parla in radio, quì mi rendo conto che in realtá ho sempre sentito la sua voce in sottofondo, ma non ci avevo fatto caso.
C'é solo lui e non si accorge di me nella finestrella a fianco di quella di Vic vedo un giubbotto nero appeso, stop cambio scena.
Sono sempre sulla nave e devo trovare i miei parenti, passo dietro la cabina della radio i muri sono bianchi la moquette per terra é rossa tutto molto spoglio non ci sono quadri o altro.
Sono al secondo piano cerco tra le persone che vedo ma non vedo nessuno che conosco nessuno mi guarda. come se non ci fossi.
Non mi soffermo troppo a guardare le loro facce passo al piano superiore mentre salgo le scale penso che potrebbero essere nelle loro cabine a sistemare i bagagli ma non faccio in tempo a pensare che scorgo mia nipote, sono ancora sulle scale, lei mie vede sorride e inizia a strillare, ha un costume, non é preoccupata, chiacchiera col ragazzo affianco a lei ma non lo conosco.
Mi avvicino e la guardo bene é stranamente sporca in faccia e sul corpo ed é cosparsa di una roba gelatinosa che sembra detersivo per piatti giallo, ma non mi interessa mi salta addosso e continua a strillare di felicitá, cadiamo a terra felici.
Mi sveglio.
Questo sogno credo sia importante, ci sono tantossimi riferimenti alla mia famiglia e al posto dove vivo.
É talmente particolareggiato che per la prima volta in vita mia, mi sveglio per scrivere un sogno.