sabato 17 marzo 2012

Il sole in tasca

Ultimamente sono cambiate molte cose nella mia vita, sono cambiato.
Inutile tergiversare sulla questione, prima o poi in qualche modo certe cose vanno dette, ho pensato di farlo qui in uno spazio mio dove voi venite a cercarmi a vedere cosa sto facendo a scoprirmi.
Non so se  sia il modo migliore, quello giusto, sicuramente è il più immediato.
Vorrei tornare a postare dei nuovi abitini, dei nuovi Kukaini ma in verità non c'è nulla di nuovo da mostrarvi la mia vita si è come fermata per un pò, e solo ora credo, sta cominciando a riprendere un qualche ritmo, ma l'ingranaggio a tratti è sdentato e tutto si incaglia.
Tutto questo giro di parole assurde fondamentalmente serve solo a dire che da oggi, anzi da qualche tempo Mr.Buffe e Mr.T hanno preso strade diverse, hanno deciso di separare le loro vite e tornare ad essere personalità singole.
Non preoccupatevi però, Mr.Buffe e Mr.T. non si sono abbandonati, anzi forse sono persino più legati di prima, ma in modo diverso, perché quando un filo incontra un groviglio non può che rimanerne impigliato per sempre...
Mr.Buffe, vi saluta anche oggi con un sorriso, voi non lo vedete ma è così.
...non smettete mai di credere in qualcosa di migliore, non fermatevi alla prima impressione, c'è sempre qualcosa di meglio e spesso il bello, ma quello vero, è ben nascosto, sotto una coperta che ci appare brutta e sgualcita.

Vi regalo qualcosa scritto non molto tempo fà, spero possa piacervi, anche se sembrano frasi a caso prese dalla testa di un matto sapete, talvolta cerco di immaginarmi nel paese delle meraviglie e finisco per crederci...
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Sole in tasca

C'era un piccolo cielo, c'era un germoglio e la pianta stava crescendo bene.

Pedalavo felice nella notte profonda, la mia bicicletta tremava eccitata, nulla era così bello.
Avevo il mio piccolo sole in tasca, lo custodivo segretamente, era la cosa a cui tenevo di più.
Potevo anche morire, ma avrei sempre protetto quel sole.
Potevo anche perdere la ragione, ma avrei sempre ricordato quel sole.

C'era una piccola strada ciottolosa, il cielo era lontano da me, il germoglio era ormai una pianta; di fiori, ne erano sbocciati parecchi.

Pedalavo nella lieve luce dei lampioni e caddi per terra.
Qualcosa di me rimase sui sassi, ma non molto. Rialzandomi
vidi qualcosa di mai visto, una magia.
Miliardi di piccoli e luminosi soli mi accerchiavano, abbagliandomi. Deciso a prenderli tutti, feci cadere il mio.
Avrei dovuto morire, per quel sole.
Dovevo proteggerlo.
Avrei dovuto ricordarmi di quel sole...

Dimenticai di essere sotto un piccolo cielo. La pianta, cominciò a seccare.

La bicicletta non mi avrebbe riportato sulla retta via e non sapevo dove andare. Mi sono perso.
Camminando, i soli si allontanarono da me, lasciandomi al buio della notte.
Potevo anche morire, ma avrei sempre dovuto proteggere quel sole.
Potevo anche perdere la ragione, ma avrei sempre dovuto ricordare quel sole.

Una pianta senza sole muore. Un cielo senza sole è notte.
Vagai in lungo e in largo per il mondo, il mio sole, brillava nel cielo, ma troppo in alto per poterlo raggiungere.
Avrei dovuto morire per quel sole. 
Dovevo proteggerlo
Avrei dovuto ricordarmi di quel sole...avrei dovuto...
avrei...

sabato 3 marzo 2012

A proposito di Mr.Buffe...

In questo Post raccoglierò tutte le impressioni (più o meno positive) che le persone hanno del mio lavoro.
Una specie di Feedback come succede in tanti altri siti.
Invito tutti quelli che hanno già qualcosa di mio in casa loro, ha postare un commento qui sotto.
Grazie e a presto

P.S: Non voglio nascondere niente, quindi siate onesti, però fatelo sempre con cognizione e usando un linguaggio pacato ^__^ grazie

sabato 4 febbraio 2012

Continua il viaggio Heartburn...Sound!!!



Oggi parliamo della colonna sonora e del Sound di questo corto.

Un film è bello se, tutti gli elementi che lo compongono stanno bene assieme, ma soprattutto se la colonna sonora rispecchia e ci assiste in tutta la durata del film.
Riuscireste ad immaginare un film horror senza musica? Credo proprio di no.
Heartburn ha una colonna sonora di tutto rispetto, che si fonde perfettamente con tutto il resto, ma non solo, uno esalta l'altro, la colonna sonora di Hearburn la percepiamo come un narratore che da voce al cuore di Alma inizialmente sospetta per indurre lo spettatore a chiedersi, perchè siamo qui? Cosa succede? Poi si fonde diventa “rumore”, sottolineando che tutto quello che stiamo vedendo sta realmente accadendo.
Si interrompe facendosi da parte per dare tutta la scena ad Alma nel culmine della storia.
Ritorna un po' sconclusionata come a darci uno strattone dopo esserci assopiti un attimo durante l'incendio finale.
Infine ci rassicura quando torniamo alla realtà.

Questa colonna sonora è davvero stupefacente ed ha richiesto mesi di lavorazione e di ricerche sonore non da poco, nonché di una registrazione dal vivo di un'orchestra vera, siccome non sono pratico di questo mondo “musicale” lascio a Valerio “progettista musicale” di Heartburn (e tanto altro) l'amaro compito di trasportarvi in questo mondo "magico"...



             Mr.B: Questa collaborazione con le ragazze di Video com'è iniziata?
V: La collaborazione con le ragazze è nata in IED in quanto Heartburn è il nostro progetto di tesi IED di fine corso triennale. Per me è stato uno dei due progetti di tesi, ho lavorato anche ad un altro cortometraggio ispirato al racconto “Il Cuore Rivelatore” di E.A. Poe. Alcune delle ragazze che hanno partecipato al progetto le conoscevo già e con alcune ho già lavorato in passato durante I tre anni in IED.

            Mr.B: Quando progetti un sound ( si può dire così?) c'è qualcosa di importante su cui ti soffermi di più? es, ritmo, ricerca di suoni particolari, melodia, atmosfera musicale, altro.V: Tutti gli elementi che hai elencato sono sicuramente dei tasselli di tutto il puzzle. Quando crei un prodotto sonoro di qualsiasi genere, è giusto avere una “visione dell’insieme”.

            Mr.B: Per Heartburn da dove sei partito?

V: Per Heartburn sono partito sicuramente dalla stesura della colonna sonora. Discutendo con tutte le partecipanti al progetto, siamo arrivati alla conclusione che ciò che ci serviva era una colonna sonora che rappresentasse al meglio l’atmosfera presente in tutto il cortometraggio. Anche se in realtà è difficile dare un punto effettivo di “partenza”: una volta che hai progettato ed hai la “visione di insieme” si tratta molto spesso di un lavoro in parallelo tra sonorizzazione, adattamento della colonna sonora, mixaggio etc…

           Mr.B: L'inizio è un mix tra musica e ricerca di suoni che si fondono con il tema principale di Heartburn, è stato difficile gestire questa parte?

V: La verità è che tutto Heartburn non è stato facile da gestire. Nonostante sia un cortometraggio dalla durata inferiore ai due minuti, credo sia il progetto più “ricco” a cui abbia mai lavorato. Se mostrassi il file di progetto di Heartburn, la prima cosa che salta all’occhio è un muro di suoni tutti posizionati e incasellati come in una partita di Tetris.
          Mr.B: Personalmente (sono un pò fissato) continuo a pensare che ci sia qualcosa di somigliante con Bjork, anche lei spesso, sfrutta suoni comuni per creare la sua musica, ti ci ritrovi in questo ragionamento? ( sia per Heartburn che per la tua musica).

V: Mhh oddio… di Bjork in Heartburn c’è ben poco. L’utilizzo di quelli che vengono definiti suoni concreti per fare musica è qualcosa che ha inizio all’epoca di John Cage, il primo che con le sue stralunate composizioni ha voluto rivoluzionare e smantellare il concetto di Musica. Il caso di Heartburn però non è assolutamente questo. Heartburn ha una colonna sonora tradizionale ed una sonorizzazione dettagliata, la musicalità dell’insieme credo sia data da una sintesi totale del prodotto finale.


           Mr.B: Hai uno stile musicale a cui sei particolarmente fedele, oppure ti piace sperimentare un pò tutto?

V: Dal punto di vista compositivo mi piace sperimentare, quando creo non mi prefiggo alcun paletto di genere. Poi è ovvio che la padronanza o meno di determinati generi è un elemento peculiare di chiunque faccia musica. 
          Mr.B: Sempre per Heartburn...Ti sei ispirato a due musiche molto particolari, lo schiaccianoci di Tchaikovsky e una famosa pubblicità, giusto? come mai hai pensato fossero adatte?
V: I brani da cui ho tratto ispirazione sono “La Danza della Fata Confetto” tratta dalla suite de Lo Schiaccianoci e il brano originale composto da Gianfranco Clerici, Ettore Della Campa, Erick Loi per lo spot di Campari Americano. La scelta è stata fatta in base al mood del cortometraggio dove la situazione di mobilità/immobilità un po’ fantastica e fiabesca è protagonista sia del cortometraggio che dello spot; inoltre, l’atmosfera de Lo Schiaccianoci è sicuramente una delle più evocative mai realizzate a mia opinione.

          Mr.B: Se non sbaglio fai il dj in una discoteca di Milano, puoi dirmi quale e quando possiamo trovarti li?V: Sì certo! Sono dj-resident allo Smoking Kills Club (ex Gasoline Club) alla storica serata milanese del giovedì sera “PopStarz”. Ogni giovedì puoi catapultarti nella tua adolescenza se non addirittura più indietro nel tempo, scatenandoti sui successi pop dagli anni 70/80 fino ai giorni nostri. E’ un viaggio piacevolmente nostalgico dove tra un cocktail e l’altro ti domandi “e questa canzone te la ricordavi?”. Senza tralasciare tutto lo sfarzo e la pazzia dell’animazione e della clientela: un carnevale di drag queen e freaks di ogni genere.


         Mr.B: Nel tuo lavoro conoscerai un sacco di persone, quanto è difficile per te capire cosa vogliono di preciso, dal tuo lavoro? Ti è mai capitato di dover rifare un sound?

V: Sì, il mio lavoro mi sta permettendo di conoscere davvero molte persone (chi più e chi meno) interessanti. “Rifare un sound” vuol dire molte cose: dai remix, alla revisione della parte audio di un cortometraggio e molto altro ancora. La risposta a questa domanda è “sì” comunque :D.

         Mr.B: Recentemente hai fatto il colpaccio...hai vinto un concorso mondiale di Musica, reinventando la suoneria tipica della Nokia, ti ha cambiato un pò questa cosa? nel senso, L'Italia in questo momento non se la vede benissimo per un sacco di motivi, specialmente in campo creativo è quasi a zero, quindi essere scelti, tra tutto il mondo, dev'essere indescrivibile no?V: Innanzitutto, come ho già detto in svariate interviste, l’esperienza della vincita di Nokia è, mi auguro, solo l’inizio. L’Italia creativamente parlando non è per nulla ristagnante, anzi, è decisamente tra i paesi più in attivo, il problema sta in tutto quello che è il sistema economico che gestisce tutto il patrimonio artistico, culturale e creativo italiano. E’ lì che è da cercare (di risolvere) il problema. Il fatto di ricevere un riconoscimento così grande all’estero è sicuramente un’esperienza non indifferente, però, sia per me che per chiunque altro non fa altro che alimentare il desiderio e la volontà di voler espatriare. La vincita mi ha sicuramente messo sotto qualche riflettore e dato un piccolo grado di visibilità ma direi che non ha scombussolato la mia vita a livello radicale! In fondo, ho fatto solo qualcosa che faccio di solito, ovvero creare musica e/o suoni o per un committente (come in questo caso o in altri) o per me stesso e per chi apprezza e segue il mio lavoro. Insomma, Valerio non si è montato la testa e non trova motivo per farlo! :D

         Mr.B: collegandomi alla precedente domanda ti chiedo, come vedi L'italia in questo momento? sempre in tema di "creatività" cosa cambieresti e come lo faresti?V: In base a ciò che ho detto prima, ciò che è da rivedere è tutto il sistema economico correlato alla creatività. La gestione dei diritti d’autore, la S.I.A.E., la distribuzione del materiale creativo… insomma, se si potesse smantellare tutto e ristabilire un po’ di ordine e fare delle effettive valutazioni su come vanno le cose ri-progettando tutta questa struttura ormai arcaica e anacronistica non sarebbe per nulla male. Soprattutto perché gli elementi che urlano al fallimento di tutto questo grosso macchinario non hanno bisogno di spiegazioni.




Siccome il mio blog bene o male vorrebbe parlare di Bambole, ti chiedo un paio di domande veloci:
         Mr.B: Un giocattolo a cui sei particolarmente legato, che vorresti o che hai?

V: Mmmh non saprei. però potrei parlarti del primo ricordo d'infanzia; io in sala da pranzo su una coperta di pile con in mano un giocattolo forse previdenziale: una specie di piccola radio con dei compact disc finti da cui fuoriuscivano delle melodie natalizie o per bambini ogni qual volta inserissi un disco. 
Sarà che quell giocattolo era il simbolo della strada che avrei intrapreso? :D

        Mr.B: Hai una bambola preferita?

V: Ho un pupazzo di Homer Simpson in mutande e maglietta intima preso parecchi anni fa. Apparentemente non è nulla di sensazionale ma è buffo e averlo lì, sulla mensola di fronte al mio letto in qualche modo mi da sicurezza. Sarà che è stato acquistato non nel periodo più sereno della mia infanzia/pre-adolescenza… quindi averlo lì, che mi fissa con quegli occhi a palla e un mezzo sorriso mi ricorda che , nonostante alcuni avvenimenti della mia vita siano stati superati, certe cose sono successe. Volendo è un post-it che ricorda che quell periodo c’è stato: il colore giallo volendo aiuta anche parecchio a rendere l’idea! :D
E poi diciamocelo: a chi non piace Homer Simpson? 


         Mr.B: Se fossi un giocattolo, quale vorresti essere?V: Forse una scatola di Lego. La vita ti da i mattoncini con cui costruire te stesso ma la fantasia, l’occasione e le situazioni ti permettono di assemblarti come preferisci o come ti può esser necessario.


Qualche contatto di Valerio:
Facebook:       https://www.facebook.com/valericlelo89
Twitter:          http://twitter.com/valericlelo89
SoundCloud:     http://soundcloud.com/v-leric







giovedì 19 gennaio 2012

Heartburn: Piccolo film Grandi persone

Heartburn è un piccolo sogno che piano piano prende il gusto della realtà.
Nei suoi due minuti e dieci secondi catapulta lo spettatore nel suo mondo, che sa di antico, che sa di magico, quel mondo che solo un bambino potrebbe capire appieno o chi, come me non ha mai voluto crescere.
Alma il nome fittizio di una bambina, ma non di una qualsiasi di quella bambina che durante una cena coi suoi genitori si perde in un sogno tutto suo, dove bambole grandi quanto lei mangiano come sue ospiti su una tavola piena zeppa di pietanze.
Ma Alma perde il controllo di se, è stufa delle regole anche nel suo immaginario, le bambole sono educate mangiano con la forchetta e il coltello, stanno composte e lei è stufa, ribelle ,vuole esagerare ed ecco quindi che comincia a mangiare con le mani strappando pezzi di pollo, rompe le sue commensali scagliandoli pezzi di loro stesse addosso, lancia forchette, ride senza senso, salta sulla tavola cade e scatena un grosso incendio.
Tutto torna alla realtà, Alma capiamo subito che è una bambina educata e dolce, seduta alla tavola coi genitori, sembra timida tutta raggomitolata nel suo vestitino rosso, la mamma sistema un pollo sulla tavola è lei rimane sbalordita, chissà a cosa ha pensato ci viene da chiedere, sarà sbalordita perché aveva anche lei sognato un pollo o perché in realtà il pollo era quello che avrebbe voluto e casualmente lo avrebbe mangiato da li a pochi minuti?

Heartburn from heartburnfilm on Vimeo.


Alma sono certo rimarrà nei vostri cuori per un po', perché guardandola tornerete indietro nel tempo a quando eravate piccoli e immaginavate di giocare coi vostri giocattoli ma allo stesso tempo ricorderete il fuoco che vi bruciava dentro quando i genitori vi dicevano di non fare alcune cose e voi avreste voluto farle lo stesso, insomma Heartburn stimolerà sicuramente molte cose di voi ma quello che vorrei fare adesso è parlarvi un po' nello specifico del lavoro che c'è stato dietro, perché per essere un cortometraggio racchiude tecniche particolari e non molto semplici da eseguire, infatti In Heartburn si mescolano due tipi di animazione : Stop motion + Rotoscoping e Animazione Tradizionale continuate a leggere e scoprirete di cosa sto parlando.


Innanzitutto per togliere ogni dubbio, ci tengo a precisare che il progetto è stato realizzato da 7 ragazze + Valerio che si è occupato del sound design e della colonna sonora.
 



    Mondo Esteriore: Animazione tradizionale
Iniziamo col parlare delle  ragazze dell'animazione presentandovele una per una.
   Eleonora è la disegnatrice di punta ovvero la character design del gruppo.
Eleonora ha dato ad Alma uno stile volutamente “infantile”, la sua testa è stata ingrandita per avvicinarla alla fisionomia delle bambole (Dal - Jun Planning) usate nell'animazione in stop motion.
   Assieme a lei in questa avventura fatta di miliardi di fogli bianchi c'erano Giulia e Alessandra che al seguito di Eleonora davano vita ai movimenti di Alma e come vi chiederete? Beh provo a spiegarlo in breve:
  Partendo da uno storyboard iniziale, Eleonora iniziava a disegnare i fotogrammi  chiave di una scena, ossia le pose fondamentali di un’azione. Il lavoro passava poi ad Alessandra, che procedeva nell’intercalazione, ovvero disegnare tutti i frame fra una posa principale e la successiva, mantenendo un segno pulito e lineare, il tutto poi veniva digitalizzato e passato alle mani di Giulia che con l'aiuto di photoshop arricchiva i personaggi colorandoli e aggiungendo la texture.
L'estetica di Alma reale e Alma nel sogno è molto diversa, ad esempio hanno scelto di usare colori molto pastellosi nella realtà in contrapposizione al  super realismo del sogno, tutto il filmato gioca proprio su questa contrapposizione vero finto, finto vero.
Ecco i passaggi per colorare Alma disegno a matita, colorazione e texture finale.
      Definizione di Alma       Pulizia del tratto          Giulia al lavoro




Mondo Interiore: Stop Motion + Rotoscoping
                   Ogni elemento presente nel sogno del pranzo, dalle bambole, al cibo, persino anche le fiammelle dei candelabri, e’ stato interamente animato in stop motion da Laila e Valentina con l’intervento costante di Eleonora e delle altre ragazze.
    STOP MOTION: e’ una tecnica di animazione che consiste nel dare “vita” in maniera materica e minuziosa ad un puppet o un qualsiasi oggetto. Una volta messo in posa il personaggio, si scatta una foto, per poi passare con un minimo spostamento alla posa successiva ed eseguire un altro “click”. Dopo, vari scatti, almeno 12 per ottenere un secondo, si ottiene l’illusione di un movimento completo e fluido.
   Animazione del passato di verdure    Animazione del candelabro che salta in aria
                   
I frame scattati sul set in miniatura venivano poi passati ad Eleonora, Alessandra e Giulia per il ROTOSCOPING : in Photoshop, frame by frame, le ragazze hanno ricalcato l’ingombro del manichino presente sul set, dandogli la forma e il volto di Alma.
Il manichino/Puppet, dunque è stato necessario sul set in stop motion per ottenere l’interazione con le bambole e l’animazione grezza di Alma,  con la tecnica di rotoscoping è stato successivamente trasformato in disegno animato ed espressivo.
Per rendere credibile l’integrazione della figura 2D di Alma all’interno della scenografia sono stati necessari due ulteriori passaggi : il mask rotoscoping e il compositing. 
 
Prima foto: realizzazzione del manichino seconda foto: manichino o Puppet che serviva da riferimento per il rotoscoping durante le riprese in stop motion.
Ecco una fase del rotoscoping, il disegno è stato realizzato sulla base del frame di Alma che cade.

MASK ROTOSCOPING : Questo passaggio, curato principalmente da Julie e Benedetta , consisteva nell’isolare il personaggio di Alma, ricalcandone perfettamente la sagoma in Photoshop,frame by frame, in modo tale che il disegno della sua figura, nel passaggio successivo,ovvero il compositing, fosse un elemento indipendentemente manipolabile e caratterizzabile rispetto alla scenografia di fondo.
                                     Questo è per dare un'idea di Mascheratura.
COMPOSITING : Il compositing e’ un processo che prevede il ritocco finale dell’immagine affinchè risulti esteticamente riuscita e credibile. In questo passaggio, l’azione principale era quella di dare una texture e un colore al disegno a matita digitale di Alma, bilanciandone poi luci e ombre in modo tale che fossero simili rispetto a quelle presenti sul corpo delle bambole. Infine, avvenivano gli ultimi ritocchi, come ad esempio, cancellazione di fili o cavi, bagliori per enfatizzare il fuoco delle candele,etc...
Le fasi del compositing il disegno base fatto su frame base.
                             texture                    Colorazione del vestito

                          Ombre                   fusione di tutto "compositing"


 La scena di Alma che mangia il pollo è un'ulteriore tecnica sempre di rotoscoping in cui un'attrice in questo caso Valentina recita la sua parte (mangiare una coscia di pollo) sulla base di questo spezzone  verrà successivamente disegnata Alma mantenendo  la bocca di Valentina l'effetto finale è molto suggestivo e ben riuscito. Questa Tecnica veniva usata anche nei primi film della Disney.

                    Fusione di tutto e piccola riflessione personale
Difficile suddividere tutti i compiti di queste 7 giovani ragazze perché di fatto, tutte facevano tutto, anche solo il creare i cibi in plastilina, montare il set, colorare un vestitino ognuna di loro ha dato vita ad un pezzetto di filmato e non solo ad un compito unico e prestabilito, ricordo ancora il mio primo piede sul set, Eleonora, e Giulia cucivano le tende mentre Laila, Alessandra e Valentina si occupavano del pavimento del set e Julie e Benedetta coloravano gli abitini delle bambole, e i piatti. L'aria era piena di aspettativa, e di pittura spray, non vedevano l'ora di iniziare a dar vita al loro piccolo sogno e a quello di Alma
Non posso che ringraziarle infinitamente per avermi dato l'opportunità di dare un piccolo contributo a questo progetto che spero abbia il massimo successo… "perché si dice sempre che in Italia non ci siano giovani interessati ad inseguire i propri sogni, ma soprattutto a realizzarli, invece ripensando a questo progetto mi viene solo da pensare che chi lo dice non ha indagato a fondo, perché queste 7 ragazze da sole ma lo stesso Valerio ultimamente, hanno dato uno schiaffo in faccia a queste persone dimostrando il contrario, l'Italia è piena di giovani interessanti disposti a dare sfogo alla propria immaginazione ma bisogna dargli anche l'opportunità di farlo, in questo caso lo IED ha dato un grande supporto che non sempre le scuole danno, anzi… a queste ragazze è stata data piena fiducia, gli hanno concesso, materiale, spazi, computer, certo anche loro hanno dovuto fare un piccolo investimento, però di sicuro senza la scuola sarebbe stato molto più difficile."
Spero di aver detto tutto nel migliore dei modi, ringrazio el ragazze per il material eche mi hanno concesso, e per tutte le correzioni, se ce ne saranno altre da fare, le farò sicuramente ^_^

Grazie infinite



                                  Alcune fasi della preparazione del set

Ecco in breve le specifiche mansioni di ognuna delle ragazze in base anche a quello che hanno studiato:

                                                                  Julie Video
                                                                  Laila Video
                                                                  Valentina Video
                                                                  Eleonora Illustrazione
                                                                  Giulia Illustrazione
                                                                 Alessandra Illustrazione
                                                                 Benedetta Illustrazione

Eccoci tutti assieme durante la Tesi... restate su questi schermi che prossimamente posterò nello specifico tutto il lavoro sulle Bambole e sulla Musica.
Da Mr.Buffe... è tutto ^__^



giovedì 12 gennaio 2012

Moo VICTIM


Da anni vedo le migliori persone che conosco, sfoderare le loro minicard di MOO e mi sono sempre promesso che prima o poi... stanotte in un raptus notturno le ho ordinate, e non senza incappare in qualche problemino, più che altro MIO legato al fatto che alcune foto che ho scelto hanno la scritta Mr.Buffe... che purtroppo non potevo togliere, pazienza poco male.
Che cos'è MOO?
Moo è un servizio on line di stampa di nuova generazione, dove puoi fare un po' quello che vuoi con le TUE immagini, puoi stampare dele cartoline, delle minicards che poi puoi personalizzare a tuo piacimento inserendo uno slogan o i tuoi dati e farli diventare dei bigliettini da visita un po' diversi dal solito rettangolone... ma poi ancora poster, biglietti d'auguri, e chi più ne ha più ne metta.
Il servizio è tutto gestito on line, nel giro di due ore dall'invio dell'ordine già iniziano a stampare quindi, occhio a controllare bene tutti i dettagli, vari metodi di spedizione tracciabili e non, possibilità di avere dei porta card per averli sempre con te.
La cosa veramente interessante è che in un pacchetto base di queste card se ne possono stampare 100 ma con 100 immagini differenti.
Personalmente ho scelto solo 50 immagini che percorrono tutto quello che ho fatto fino ad ora, non ho voluto puntare solo sulle ultime cose, ma soprattutto ho inserito molte foto di Blythe che mi piacevano particolarmente, anche se non sono costumizzate da me e non hanno dei miei vestitini.
Quello che mi piace di più di queste card è che in un certo senso si dona alle persone un pezzettino di se, alcune lo sceglieranno, per altri sceglierà il destino ma ognuno avrà qualcosa di diverso di te.
Ogni mese arrivano offerte interessanti, quindi il mio consiglio è iscrivetevi al sito, tanto è gratuito, poi quando ne avrete voglia, farete il vostro ordine o magari non lo farete mai, ma non si può mai sapere...
Il prezzo è davvero ridicolo poco meno di 12 euro + spedizione e iva
La qualità di stampa è ottima il cartoncino è solido insomma potrei stare qui ore a spiegarvi che MOO è un servizio fantastico, la cosa migliore è sbirciare il loro sito e scommetto che verrà voglia anche a voi di farvi delle minicard...

MOO
ecco alcuni esempi trovati sul web (non sono foto mie):





Ecco alcune delle immagini che ho scelto per le mie MiniCards... non vedo l'ora di vederle...








Da Mr.Buffe è tutto alla prossima